Intelligenza Artificiale: Risiko GlobaleL'IDEA DI UMBERTO CUCCHI

La sfida tra Stati Uniti, Cina e Unione Europea non si svolge solo nei campi della politica, dell’economia e della sicurezza, ma anche e soprattutto in campo tecnologico. Le tre grandi sfere d’interesse globale stanno correndo per ottenere un vantaggio competitivo nei campi dell’innovazione, volendo emergere come i leader globali nell’Intelligenza Artificiale. Perché?

PERCHÉ È IMPORTANTE   L’Intelligenza Artificiale è una tecnologia all’avanguardia in grado di aumentare competitività e produttività, proteggere la sicurezza nazionale e garantire soluzioni efficaci alle complesse sfide del futuro. Gli Stati Uniti, grazie all’ultima ondata di innovazione, hanno ottenuto grandi successi economici diventando patria dei nuovi colossi legati alla tecnologia come le big four, cosiddette GAFA (Google, Amazon, Facebook, Apple). Nonostante l’incessante sviluppo tecnologico cinese, gli Stati Uniti continuano ad essere i leader globali nell’intelligenza artificiale. Mentre l’Europa è in ritardo rispetto ai due leader mondiali.

Secondo il rapporto di Data Innovation, Gli Stati Uniti guidano 4 delle 6 categorie metriche prese in considerazione – talento, ricerca, hardware e sviluppo – con la Cina in testa alla rimanenti due – implementazione e data. E l’Unione Europea? Costretta ad inseguire su tutti i campi.

AMERICA FIRST   Grazie al produttivo ecosistema di startup, e gli ingenti finanziamenti di private equity e venture capital gli Stati Uniti emergono come i chiari leader globali nel campo dell’intelligenza artificiale. Washington nonostante abbia una minor produzione accademica sul tema – in termini prettamente numerici – e anche meno capitale umano specializzato e formato rispetto alla Cina e – sopratutto – all’UE, è in grado di superare i rivali producendo prodotti finali di qualità superiore.

RINCORSA CINESE   La Cina non è certamente rimasta a guardare e grazie all’abilità di muoversi rapidamente verso l’alto nella value chain, creando compagnie nel campo tecnologico di livello mondiale e mobilitando un ingente mix di capitali pubblici e privati, può mettere a rischio l’egemonia americana. Il progresso tecnologico, tramite la politica sposata da Xi Jinping “recupera e sorpassa” non è solo un mezzo per potenziare i propri settori economici e militari, ma è anche un fine ideologico in sé che ambisce a ripristinare il ruolo della Cina come grande potenza dopo decenni di sforzi. In questo modo, lavorando a stretto contatto con aziende private e università, sviluppando ricercatori di livello mondiale e mettendo a disposizione capitali di stato e privati, la Cina è riuscita a recuperare gran parte del terreno perduto nel 20esimo secolo. Il piano di Xi Jimping è preciso e ben delineato: l’innovazione è fondamentale sia per mantenere il controllo sociale sia per aumentare il peso della nazione nel mondo.

La Cina sta staccando l’Europa, colmando sempre di più il gap con gli Stati Uniti. Quali mosse intende (e dovrebbe) fare Bruxelles per colmare questo gap?

Fonte: Data Innovation

RITARDI EUROPEI   In comparazione con le altre due realtà, l’Europa presenta alcune problematiche di sistema. Innanzitutto, la quantità di finanziamenti e di capitali impiegati nell’AI è inferiore. Tra il 2016 e il 2018, ad esempio, gli Stati Uniti hanno ricevuto più finanziamenti di anno in anno rispetto alla totalità del triennio Europeo. Questa carenza ha fatto sì che si allargasse il gap dell’Europa con gli altri due giganti.

Per questo motivo l’UE dovrebbe concentrarsi sullo sviluppo di politiche di sistema che incoraggino la formazione individuale, incentivino la forza lavoro qualificata a rimanere entro i confini continentali, contribuiscano a trasferire il successo della ricerca in applicazioni aziendali, e incoraggiano lo sviluppo di aziende in grado di competere meglio in un mercato globale.

Molti individui dell’UE sono totalmente scettici sull’intelligenza artificiale e diverse startup digitali hanno faticato a crescere a causa della frammentazione dei mercati del continente e delle normative sulla concorrenza. Come ripartire? Facendo sistema.

La Commissione Europea potrebbe:

  • sostenere le politiche che incoraggiano i ricercatori e gli imprenditori dell’IA a trasferirsi nell’UE;
  • basarsi su partenariati pubblici-privati per l’educazione informatica e lo sviluppo delle competenze digitali;
  • finanziare un programma pilota per creare più spazi per i fabbricanti nelle scuole superiori europee al fine di rafforzare le capacità di ingegneria e produzione digitale;
  • sostenere gli sforzi della direzione generale per la ricerca e l’innovazione per aumentare i finanziamenti per la ricerca e lo sviluppo dell’intelligenza artificiale;
  • ridurre il proprio ruolo di finanziatore diretto di un gran numero di singoli progetti di ricerca e finanziare invece molti più centri di ricerca e sviluppo universitari finanziati dall’industria, compresa l’IA, con contratti pluriennali;
  • sostenere lo sviluppo le capacità di intelligenza artificiale locale sviluppando partenariati con università e industrie locali, anche attraverso “campi di addestramento” di data science;
  • formare aziende sulle capacità e le opportunità dell’intelligenza artificiale, nonché su come gestire con successo questi tipi di progetti e contratti;
  • incoraggiare lo sviluppo di strumenti di intelligenza artificiale più precisi che non richiedono una conoscenza approfondita dell’IA.

La tecnologia rimarrà al centro delle tensioni tra Stati Uniti, Cina e Unione Europea ben oltre la fine dell’attuale guerra commerciale. Le radici del “recupera e sorpassa” dimostrano che l’approccio alla tecnologia è molto più radicato di quanto molti analisti realizzino. Se i cinesi si sentiranno minacciati nella loro ascesa tecnologica ed economico-politica, è probabile che reagiranno in modo più energico e intransigente di quanto si aspettino i politici – come ha dimostrato la risposta della Cina al tentativo di Washington di bloccare il dominio globale del 5G di Huawei.

L’Unione Europea deve approfittare dell’attuale braccio di ferro tra USA e Cina per ritornare competitiva. Una debolezza così sistemica non solo riduce la nostra capacità di godere dei benefici economici e sociali dell’IA, ma limita anche il nostro ruolo nella sua governance globale.

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