Licenza di Uccidere (L’Innovazione)

L’OMS minaccia i diritti di proprietà. Promuovendo l’introduzione delle Licenze Obbligatorie rischia di rallentare l’innovazione disincentivando gli investimenti. Le politiche per favorire l’accesso alle cure più avanzate sono altre.

L’OMS vorrebbe invitare i governi ad introdurre le licenze obbligatorie per allargare l’accesso alle cure più avanzate ad un numero sempre maggiore di cittadini.

PERCHÉ È IMPORTANTE   L’OMS minaccia i brevetti e la proprietà intellettuale. Rischia di rallentare e scoraggiare l’innovazione.

La licenza obbligatoria consente allo Stato di superare il brevetto che tutela un farmaco per permetterne la riproduzione ad un costo ridotto e RENDERLO disponibile AD un numero più ampio di cittadini.

OBIETTIVO LODEVOLE   Gli intenti dell’OMS sono apprezzabili.

PROPOSTA SBAGLIATA   Le licenze obbligatorie non contribuiscono a ridurre il prezzo e facilitare l’accesso alle cure ma certamente rallentano l’innovazione. Non è il brevetto la causa del difficile accesso ai farmaci. Il superamento di un brevetto non fornisce il know-how per sviluppare un farmaco altrettanto efficace. Il 90% dei farmaci essenziali (dati OMS) non è protetto da brevetti.

Le ragioni sono altre:

  • Personale sanitario insufficiente – Secondo l’OMS c’è una carenza di circa 7.2 milioni di personale sanitario, destinata a raggiungere quasi 13 milioni nei prossimi 15 anni;

  • Sistemi assicurativi poco sviluppati (sia pubblici che privati). In Germania i costi sanitari sono coperti per oltre l’87% da assicurazioni. In India l’86% sono a carico delle famiglie;

  • Infrastrutture scarse e filiere inefficienti;

  • Tariffe sulle importazioni che gravano sul costo finale.

MANCA IL METODO SCIENTIFICO     L’introduzione delle licenze obbligatorie è dettata dalla fretta e dell’emotività, in assenza di risposte e soluzioni perfette. Il concetto di licenza obbligatoria dovrebbe essere contemplato solo in presenza di gravi emergenze sanitarie che richiedono il reperimento quantità importanti di farmaci breve tempo.FAVORIRE L’INNOVAZIONE   L’introduzione delle licenze obbligatorie che colpiscono i brevetti scoraggiano gli investimenti in R&D. Senza innovazione non ci sarebbero nuove cure. La tutela della proprietà intellettuale è necessaria per promuovere l’ innovazione. Un regime di licenze obbligatorie allontana le cure più avanzate.

CONTRO LE PMI    A risentirne sarebbero soprattutto le PMI del settore farmaceutico che a diversità delle multinazionali hanno meno prodotti e operano in pochi mercati senza la possibilità di migrare. Semplicemente chiuderebbero.

Un farmaco rappresenta il prodotto finale di anni di ricerca scientifica – non un mezzo speculativo. Lo sviluppo di esso necessita di copiosi investimenti a livello finanziario e di human capital.

Le licenze obbligatorie dovrebbero essere usate solo per casi eccezionali di emergenza sanitaria nazionale. Non possono certo essere il fulcro della politica sanitaria di un paese che punta all’innovazione. Per promuovere lo sviluppo non si può fare altro che tutelare brevetti e proprietà intellettuale. Maggiori investimenti nella ricerca porterebbero a farmaci migliori e cittadini più in salute. Impariamo dagli errori commessi dal populismo Sudamericano.

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