Mano libera sulla città: la privatizzazione surrettizia del demanio ferroviarioRiccardo Cappellin, Economia Applicata, Università di Tor Vergata Roma

di Riccardo Cappellin, Università di Tor Vergata, Roma

La riqualificazione delle aree ferroviarie abbandonate da più di mezzo secolo dalle Ferrovie dello Stato è un tema importante sul quale è opportuno un dibattito pubblico tra i cittadini, tra le diverse associazioni culturali e sociali e tra i partiti politici. La riconversione delle aree ferroviarie da diversi anni è stata oggetto di studi e proposte degli esperti e delle associazioni scientifiche in economia del territorio, urbanistica e architettura, pianificazione territoriale e diritto non solo a Milano e in Italia ma anche all’estero.

L’analisi del Prof. Cappellin si focalizza sulla dimensione economica per dare al dibattito una prospettiva generale, anche di tipo industriale e regionale e non solo urbanistico e comunale. Il problema chiave è quello del rapporto pubblico-privato. Infatti, la trasformazione societaria delle Ferrovie dello Stato spa e la sua possibile quotazione in borsa corre il rischio di determinare una privatizzazione surrettizia del demanio pubblico. È invece possibile e opportuna una soluzione diversa da quanto indicato dall’Accordo di Programma tra il Comune di Milano e le FS spa, dato che quella proposta contrasta con le esperienze consolidate a livello internazionale e solleva dubbi di legittimità.

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