Avanti Milano Città Globale, Ma il Governo Risponda dell’InsuccessoL'Idea di Pietro Paganini

Milano sta diventando una città globale. Il mancato arrivo di EMA non ne rallenterà il percorso di crescita. Era un’opportunità come ce ne saranno tante altre su cui la città potrà investire. Ad esempio l’EUROCLEARING. A che punto siamo, a proposito? Il Governo aspetta l’ultimo momento come per EMA, anche qui?

I PRIMI PROMOTORI   A Competere siamo stati tra i primi a promuovere la candidatura di Milano per l’EMA, l’EBA e l’Euroclearing. Così come abbiamo proposto l’idea di una Free Zone sull’Area Expo. Così come per almeno due anni abbiamo avanzato una serie di idee per costruire una città globale quale Milano potrebbe diventare.

I PRIMI ATTIVISTI   Allo stesso modo, sempre affidandoci al metodo sperimentale, abbiamo denunciato la scarsa efficacia del lavoro istituzionale per promuovere EMA/EBA. Se l’industria si è adoperata sin da subito, la politica si è mostrata come sempre debole. Abbiamo evidenziato fin da subito che le altre capitali europee si stavano meglio organizzando, pianificando e tessendo relazioni (si veda Parigi e la stessa Amsterdam).

Siamo stati spesso ignorati e ammettiamolo, triturati nel solito inutile gioco delle clientele e delle bande politiche. Eppure, abbiamo continuato, voce fuori dal coro della banalità, a promuovere Milano. E continueremo a farlo.

PERCHE’ È IMPORTANTE?   Milano continuerà a crescere anche senza EMA. Tuttavia, EMA sarebbe stata importante:
  • Ha a disposizione un budget annuale intorno ai 300 milioni di euro;
  • Organizza circa 500 meeting internazionali all’anno;
  • Per un totale di 65mila partecipanti.

La città che la ospita usufruisce di un indotto notevole, considerata la quantità di persone che raggiungono la sede di EMA.

DOMANDE A CUI VORREMMO RISPOSTE
EMA/EBA/Euroclearing

Perché si è scelta EMA? Scelta legittima che abbiamo sostenuto. Si poteva giocare anche su EBA, però. I cittadini dovrebbero avere una spiegazione sulla scelta. Si chiama trasparenza.

Perché Regione e Comune si sono accordate tardi nel sostenere la candidatura di EMA? Amsterdam era già insistentemente attiva a Bruxelles quando in Italia si riempivano solo i giornali di grandi proclami.

Perché il Governo fino all’estate ha snobbato la candidatura? Non sarà che non si voleva sostenere Milano? Nostre fonti da Bruxelles ci raccontano che nessuno del Governo promuoveva Milano.

PIANIFICARE, MAI   Siamo partiti tardi, non abbiamo pianificato efficientemente come hanno fatto altri. Siamo arrivati alla fine, come sempre. Gli altri – Amsterdam – erano molto più avanti, nonostante come tanti dicono, l’Olanda non vale la Lombardia.

L’URNA   Non è una beffa. La beffa è chi si appiglia alla sfortuna. Le decisioni si devono prendere, e se non si riesce nei così detti modi tradizionali si deve ricorrere alle lotterie o ai dadi.

STRANO   che questa scusa della sfiga sia sollevata da un Governo che è lì per caso (seppure secondo le regole della Costituzione che sono assimilabili a quelle della UE), e da un Parlamento dove ci sono eletti online, sempre per caso, gente senza un voto scelta dal capo, etc.
Se fosse SFORTUNA come diceva il Governo, allora chi ci rappresentava, “porta iella”.

I MEDIA   Vivono di ubriacature: l’altra settimana il dramma sociale per l’Italia fuori dai mondiali, ora lo sdegno perché l’Europa ha assegnato col sorteggio la sede dell’Agenzia per i Medicinali. Eppure il sorteggio è venuto dopo le votazioni senza maggioranza. Dunque chi si sdegna preferisce nessuna decisione a decidere via sorteggio. Ma decidere è indispensabile, anche vivendo tra diversi. Siccome il caso è vita, sorteggiare è più evoluto delle disfide Oriazi – Curiazi.

LA SCONFITTA ERA EVITABILE   Forse, se ci fossimo mossi prima e diversamente. SE CHI CI HA RAPPRESENTATO A BRUXELLES FOSSE PIU’ CREDIBILE (e apprezzato, sempre fonti di Bruxelles).

FACILE CRITICARE MI ACCUSANO   NO, cari miei. Noi a COMPETERE abbiamo lavorato quasi due anni per questa iniziativa, da soli, senza le chiacchiere di questa politica. E continueremo a fare lo stesso. Così farà MILANO, come ha sempre fatto.

DOMANDONA   Può l’Italia poggiare solo su Milano – come ha sempre fatto – e rinunciare a quella che è la sua CAPITALE? ROMA È AL COLLASSO. O LA SALVIAMO PROGETTANDO IL SUO FUTURO O LA LASCIAMO MORIRE.

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