Global Forest Watch 2025: gli incendi prima causa di deforestazioneDI ERIKA LOH
- 6 June 2025
- Posted by: Competere
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Il nuovo report 2025 di Global Forest Watch e del laboratorio GLAD dell’Università del Maryland lancia un allarme senza precedenti: nel 2024 il mondo ha perso 6,7 milioni di ettari di foresta primaria tropicale. È il dato peggiore degli ultimi vent’anni, e rappresenta un brusco passo indietro nella lotta globale alla deforestazione.
I numeri sono impressionanti: 18 campi da calcio al minuto sono andati perduti nel 2024, quasi il doppio rispetto all’anno precedente. Questa perdita ha causato 3,1 Gt di emissioni di gas serra. Le foreste primarie, fondamentali per la biodiversità, il clima e la sussistenza di milioni di persone, si confermano un baluardo fragile ma indispensabile.
IL RUOLO CRESCENTE DEGLI INCENDI
Nel 2024, gli incendi sono diventati la principale causa di deforestazione tropicale, superando l’agricoltura permanente per la prima volta in oltre due decenni. Le fiamme, alimentate da temperature record e dalla siccità legata a El Niño e al cambiamento climatico, hanno bruciato cinque volte più foresta primaria rispetto all’anno precedente.
L’America Latina è stata particolarmente colpita, annullando i progressi registrati nel 2023 in paesi come Brasile e Colombia. Al contrario, Indonesia e Malesia – principali produttori di olio di palma – hanno contenuto le perdite rispetto agli anni passati, confermando il trend positivo osservato nell’ultimo decennio.
INDONESIA
Una delle poche note positive arriva infatti proprio dall’Indonesia, che ha registrato un calo dell’11% nella perdita di foresta primaria rispetto al 2023. Grazie a piogge tardive, agli sforzi del settore privato e alle politiche pubbliche di prevenzione, gli incendi sono rimasti contenuti nonostante le condizioni di siccità.
MALESIA
Anche la Malesia mostra segnali incoraggianti, con una riduzione del 13% nella perdita di foresta primaria. Per la prima volta, il Paese esce dalla top 10 delle aree con maggiore perdita forestale, confermando un trend positivo rispetto al picco di un decennio fa.
GUATEMALA
In Guatemala, dopo anni di significativa riduzione del tasso di deforestazione, nel 2024 si è registrato un lieve aumento della perdita di foresta primaria, pari al 2,7% a livello nazionale, soprattutto a causa degli incendi. Hanno contribuito, seppur in misura minore, anche le pressioni legate all’agricoltura, tra cui allevamenti non regolamentati e insediamenti informali, talvolta riconducibili a reti di criminalità organizzata.
COLOMBIA
Preoccupante l’inversione di tendenza in Colombia, dove la perdita di foresta primaria è aumentata del 50%. Dopo i progressi del 2023, il 2024 ha visto un ritorno dell’instabilità, con violenze e attività illegali come estrazione mineraria e coltivazione di coca, che hanno colpito in particolare le comunità indigene. È essenziale rafforzare la pace territoriale e offrire mezzi di sussistenza alternativi per fermare la deforestazione.
UN BILANCIO GLOBALE PREOCCUPANTE
Il report 2025 lancia un messaggio chiaro: gli sforzi attuali non sono sufficienti. Il record negativo del 2024 mostra quanto rapidamente i progressi possano essere annullati da crisi climatiche e instabilità politica.
Allo stesso tempo, i risultati di Indonesia e Malesia dimostrano che politiche mirate, impegno del settore privato e partecipazione delle comunità possono funzionare. In un mondo sempre più colpito dal cambiamento climatico, proteggere le foreste tropicali è una priorità strategica globale, non solo ecologica.
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