Investire nella creatività: la PI come chiave di sviluppoL'IDEA DI LORENZO MONTANARI*

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Il 26 aprile abbiamo celebrato la Giornata Mondiale della Proprietà Intellettuale, un’occasione per riflettere sull’impatto fondamentale che i diritti di proprietà intellettuale (PI) hanno nel promuovere innovazione, creatività e crescita economica. Nel 2025, il tema scelto è “IP and music: Feel the beat of IP” – un invito dell’Organizzazione Mondiale della Proprietà Intellettuale (OMPI) ad “alzare il volume” e riflettere su come i diritti IP supportino artisti, imprenditori e innovatori nel mondo della musica e oltre.

La dichiarazione del 2025 coordinata da Property Rights Alliance, sostenuta da 115 think tank di 46 Paesi, evidenzia come la musica sia una potente forza espressiva a livello globale e la PI il motore che ne garantisce la vitalità. Copyright, marchi e brevetti collaborano per tutelare, monetizzare e dare valore a ogni nota, ogni testo e ogni innovazione. Ma il messaggio dell’OMPI è ancora più chiaro: la PI non protegge soltanto la creatività, la amplifica – attraverso settori e comunità.

I sistemi di PI sono determinanti per trasformare idee in progresso economico. I Paesi con solidi quadri di tutela della PI ottengono performance superiori in termini di PIL, imprenditorialità e innovazione. Lo conferma l’Indice Internazionale dei Diritti di Proprietà (IPRI) 2024: solo il 16% della popolazione mondiale vive in nazioni con i sistemi più forti, ma genera oltre il 60% della produzione globale. L’Italia è tra i Paesi che ha registrato i miglioramenti più significativi, passando dal 46° al 36° negli ultimi due anni.

La dichiarazione contrasta anche l’idea che la PI ostacoli l’accesso. Al contrario, essa abilita la condivisione volontaria della conoscenza, promuove il trasferimento tecnologico e incentiva la R&S – specialmente in settori come la sanità. Le protezioni IP, lungi dal frenare, alimentano l’innovazione e permettono a startup, ricercatori e PMI di sviluppare e rendere accessibili soluzioni salvavita.

Un altro tema centrale è il ruolo delle piccole e medie imprese. Le aziende che possiedono diritti IP generano più valore per il dipendente, sono più pronte all’espansione e mostrano maggiore resilienza a lungo termine. Tuttavia, molte PMI non registrano i propri diritti, lasciando un enorme potenziale inutilizzato. L’OMPI punta a colmare questa lacuna con campagne di sensibilizzazione, formazione e risorse accessibili.

“I diritti di proprietà intellettuale” secondo la carta internazionale, “sono fondamentali per promuovere l’innovazione, la crescita economica e l’arricchimento culturale. Proteggono le creazioni dell’ingegno umano – invenzioni, opere artistiche, simboli – garantendo che chi crea possa trarre beneficio dal proprio lavoro.” […] “Un sistema forte di diritti, inclusa la PI, è alla base di una società libera e prospera. Esso incentiva il progresso, tutela la libertà e promuove lo sviluppo economico.”

Nel celebrare questa giornata, riconosciamo l’importanza cruciale della PI per le nostre economie, la nostra cultura e il nostro futuro. Dalla musica alla medicina, dalla tecnologia alla formazione, la PI dà forza a chi crea per affrontare le sfide globali. Siamo fieri di sostenere l’OMPI e i nostri partner internazionali nel rafforzare l’ecosistema globale della PI.

Infine, la musica torna protagonista. Dai DJ locali alle grandi piattaforme di streaming, la PI consente ai creatori di essere ascoltati e retribuiti. Protegge l’originalità e apre nuove strade alla collaborazione e a modelli digitali innovativi. La musica è il volto creativo della PI: la creatività merita riconoscimento e l’innovazione nasce dall’ispirazione. L’OMPI ci invita a “sentire il battito” della PI – non solo come tutela giuridica, ma come motore di progresso globale.

* Lorenzo Montanari è direttore esecutivo di Property Rights Alliance ed editore dell’International Property Rights Index

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