Nutrizione su misura: la politica è pronta al cambiamento?L'IDEA DI PIETRO PAGANINI

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I sistemi alimentari di oggi devono affrontare sfide importanti che riguardano la salute pubblica, la sostenibilità e la prevenzione delle malattie croniche. Grazie alle nuove tecnologie e alla nutrizione personalizzata, stiamo cambiando il modo di prenderci cura di noi stessi, con strumenti sempre più precisi e su misura. Eppure, mentre la scienza avanza a passi da gigante, le politiche sembrano ancora bloccate nel passato, incapaci di riconoscere e sostenere davvero questo cambiamento.

IL CAMBIAMENTO È IN CORSO

Sempre più persone in tutto il mondo stanno utilizzando app avanzate, alcune delle quali alimentate da “AI companion”, assistenti digitali intelligenti in grado di adattarsi in tempo reale per monitorare le calorie bruciate, i nutrienti consumati, la qualità del sonno, i livelli di idratazione e persino la glicemia.

Questi strumenti stanno evolvendo a una velocità sorprendente. Niente più inserimenti manuali, niente più fogli Excel. L’intelligenza artificiale impara a conoscere il nostro corpo, i nostri ritmi, i nostri comportamenti, e si adatta di conseguenza. Non è fantascienza. Sta già accadendo. Adesso.

Genetica, nutraceutica, microbiomica, biomarcatori personalizzati: la scienza ci sta offrendo strumenti straordinari per comprendere il funzionamento del nostro corpo e della nostra mente, non in teoria, ma nella pratica, in tempo reale, e soprattutto in modo personalizzato.

L’ERA DELLA PERSONALIZZAZIONE 

Stiamo entrando in una nuova era: quella della nutrizione di precisione e degli stili di vita su misura. Questo approccio ci consente di vivere meglio, più a lungo e con maggiore efficienza. Significa ridurre gli sprechi, fare scelte più consapevoli e arrivare a consumare alimenti progettati su misura per noi.

Non si tratta solo di cibo, fitness o longevità: è una trasformazione che coinvolge la sanità, le assicurazioni, l’istruzione, la produzione alimentare e l’economia. È un’evoluzione sistemica, non una semplice tendenza.

QUANDO LE POLITICHE RESTANO INDIETRO 

Eppure, mentre l’innovazione corre, le politiche restano ferme. Organizzazioni come l’OMS, l’ONU, la Commissione europea e i governi nazionali continuano ad applicare schemi superati. Si affidano ancora a strumenti obsoleti come le etichette nutrizionali – vedi NutriScore – o le tasse sullo zucchero: soluzioni semplicistiche che fanno effetto nei discorsi pubblici, ma che nella realtà incidono poco.

Stanno ancora applicando una logica fordista‘one size fits all’, in un mondo che invece è già cambiato. Oggi i consumatori sono un passo avanti: la nuova generazione non si limita a leggere le etichette sugli scaffali, ma scansiona, confronta, monitora e sceglie in modo consapevole, personalizzato e in tempo reale.

IL COSTO DELL’INAZIONE 

Il risultato è sotto gli occhi di tutti. L’obesità continua a crescere, le malattie croniche si moltiplicano, i sistemi sanitari sono sempre più sotto pressione e stiamo diventando dipendenti da farmaci costosi.

Sì, l’innovazione farmaceutica è straordinaria, ma non è prevenzione. E il costo, alla fine, lo paghiamo noi – come pazienti, come cittadini, come società. Possiamo e dobbiamo fare meglio.

È IL MOMENTO DI AGIRE 

Il 24 giugno al Parlamento europeo apriremo un confronto concreto sul futuro del cibo e della nutrizione personalizzata, durante la tavola rotonda “Public Health Policies – Shaping the Future of Food and Personalized Nutrition”, insieme all’On. Letizia Moratti.

Con scienziati, esperti e innovatori politici da tutta Europa discuteremo di come costruire un ecosistema capace di mettere al centro i consumatori, sostenere l’innovazione e promuovere stili di vita più equilibrati, consapevoli e personalizzati.

Solo aprendo il confronto e stimolando un dialogo concreto tra scienza, politica e cittadini potremo dare forma a politiche capaci di rispondere alle sfide di oggi e di domani.

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