Cantiere Roma: come rilanciare la Capitale facendo cose semplici – RIVEDI LA LIVELIVE STREAMING - MERCOLEDI' 5 MAGGIO, ORE 18:00

Cantiere Roma: come rilanciare la Capitale facendo cose semplici LIVE TALK

Cosa fare concretamente per migliorare la nostra Capitale? Quali sono gli errori del passato da non ricommettere? Dove investire per guardare a un futuro migliore? Queste le tematiche affrontate nel dibatito online organizzato da Competere con il dott. Angelo Deiana, presidente di Confassociazioni, e il prof. Stefano Cianciotta, docente universitario e presidente di Abruzzo Sviluppo SpA, nel loro nuovo libro “Come rilanciare Roma facendo cose semplici“, che si è tenuto mercoledì 19 aprile alle ore 18.

“Indipendentemente dal rallentamento pandemico e dal south working. Nel fenomeno globale stimato dai più grandi svilppi di analisi i processi di urbanizzazione si concentrano nelle grandi città”, ha esordito il presidente Deiana. “Pur occupando il 3% del suono nelle grandi città si fa il 90% dell’ innovazione. Quaranta città del mondo fanno il 30% del Pil. E’ vero che i dati si scambiano su grandi reti digitali ma innovazione e creatività tende a condensarsi in luoghi dove le persone di aggregano”, ha continuato Deiana. “Quando le persone si incontrano e scambiano idee fanno quello che succede nel più importante dei fattori di produzione capitalistica: la conoscenza. Gli altri, ovvero terra, capitale e lavoro si consumano mentre la conoscenza quando si scambia cresce. Scambiandoci le idee alla fine de processo abbiamo tutti e due idee. C’è una base tecnologica e importantissima e lo dimostra il primo lockdown 3 miliardi e mezzo di persone che pur stando chiusi dentro casa scambiano dati informazione e conoscenza soltanto online. Ma per fare creatività e sviluppo i grandi hub urbani diventeranno sempre di più un fattore di crescita, perché in campagna si incontrano meno persone. Si fa meno scambio di conoscenza e quindi si fa meno innovazione. A New York c’è concentrazione di capitali tali da far la differenza nella partita dell’innovazione”, ha proseguito ancora il presidente di Confassociazioni.

“Lo sviluppo delle infrastrutture siano rotaie, ferro, gomma o mare contribuiscono all’elevazione dell’infrastruttura più importante che è quella della conoscenza. Negli ultimi 10 anni la vita di ognuno di noi è stata modificata dall’alta velocità”, ha spiegato invece il prof Cianciotta.

“Si è quindi anche accorciata distanza tra Capitale istituzionale e Capitale economica del nostro Paese. Quel triangolo tra Milano, Bologna e Padova. Un’area dove esistevano già capitali importanti. Lì si sono concentrate, comprese poi anche alcune aree della toscana, le aree industriali e universitarie quindi dove si sviluppa la conoscenza del nostro Paese. Raggiungiamo da oggi in tre ore Milano ma il raggiungimento di Milano non è un elemento per dar eultieriore valore alla capacità di generare conoscenza da parte di Roma è un’ultieriore leva per avvicinarci al cuore finanziario e di conoscenza per la produzione di conoscenza del Sud Europa, ovvero dell’Italia del Nord”, ha proseguito il presidente di Abruzzo Sviluppo SpA. “Le infrastrutture se non sono supportate da un investimento sulla produzione del capitale principale che è quello della conoscenza non determina assolutamente nulla. La crisi di Roma non è una crisi determinata dal Covid. I problemi strutturali del Paese e di Roma in particolare si sono stratificati in almeno un decennio”, ha proseguito.

“La produttività italiana è al palo da ameno un ventennio. Nel nostro testo abbiamo sottolineato in copertina perché alla nuova Italia serve una grande Capitale. Il dibattito dopo la presentazione del Recovery Plan è quanto Nord e Sud si dividano con l’approssimarsi dell’attuazione del Pnrr. Il dibattito tra Mezzogiorno e Nord è un dibattito tutto Italiano, in Spagna, c’è un area che produce conoscenza che è quella della Catalogna e non a caso la produce attorno a una grande città che è Barcellona. Roma deve tornare a diventare un produttore di conoscenza, un modello come produttore di conoscenza. Nella prima tornata di elezioni amministrative comunali dopo tangentopoli a Roma e Milano si vedevano realtà completamente contrapposte”, ha continuato. “Era Roma la città più europea dell’Italia, era Roma che nel 2000 lanciava una sfida di competitività del mondo. Il tema non è soltanto sulla qualità dell’infrastruttura digitale e fisica ma anche di che tipo di infrastruttura in ermini di conoscenza e competenza mettiamo al centro del dibattito”, ha concluso il presidente di Abruzzo Sviluppo SpA.

 

SPEAKERS

Angelo Deiana, Presidente Confassociazioni

Stefano Cianciotta, Presidente Abruzzo Sviluppo SpA

MODERA

Giacomo Bandini, Direttore di Competere.eu

cantiere

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