Covid-19: le opportunità offerte dalla telemedicinaAbbracciare la complessità per un domani più sostenibile.

Una transizione digitale applicata al campo medico potrebbe consentire di compiere notevoli passi avanti. Il modo per riuscire concretamente a cogliere questa opportunità è sviluppare e utilizzare la telemedicina.

CHE COSA è LA TELEMEDICINA

Con telemedicina intendiamo la progettazione, lo sviluppo e la realizzazione di infrastrutture digitali che consentano di avvicinare il cittadino a medici e infermieri pur restando fisicamente dentro casa. Molti pazienti potrebbero trarre un incredibile vantaggio se anche il Servizio Sanitario Nazionale si decidesse a percorre questa strada.

Ai danni diretti della pandemia, circa 104mila morti in poco più di un anno, non bisogna dimenticare anche quelli indiretti. Uno degli effetti indiretti del virus è l’aver causato lunghissimi rinvii di cure e analisi previste per tutti i cittadini non positivi. Medici, infermieri e personale ospedaliero sono rimasti e tutt’ora rimangono infatti necessariamente focalizzati sul contrasto a Covid-19. Proprio in tal senso potrebbe risultare importante l’aiuto fornito dalla telemedicina, che potrebbe andare a compensare quanto in presenza non è possibile fare a causa del sovraffollamento dei reparti.

L’assistenza sanitaria, fornita grazie alla telemedicina, consentirebbe di alleggerire complessivamente l’intero sistema sanitario. Ogni paziente così curato ridurrebbe anche indirettamente la possibilità di contagio, proteggendo i pazienti in degenza, medici e infermieri.

 

ESEMPI DI TELEMEDICINA

La telemedicina è la pratica che consente a pazienti e operatori sanitari di accedere a consulenza, cure, promemoria, istruzione, intervento, monitoraggio utilizzando strumenti digitali. Con la telemedicina si possono infatti offrire servizi clinici come diagnosi e monitoraggio da remoto.  Il concetto stesso di telemedicina esiste già da due decenni, ma la sua adozione sta lentamente aumentando solo negli ultimi anni.

LA TELEMEDICINA NELLA SANITÀ PRIVATA

Una delle possibili best practice a cui guardare è senza dubbio quanto è stato fatto Allianz. La società tedesca fornisce infatti a 4,6 milioni di persone nel mondo il servizio Medi24. Una vera e propria piattaforma di telemedicina in grado di offrire consulenza su gravi condizioni mediche, ma anche linee telefoniche di emergenza per medici e ospedali.  Medi24 agisce quindi come centro di prodotti e centro di competenza per la telemedicina nel gruppo Allianz e i risultati sembrano molto soddifacenti. Stando a quando comunicato da Allianz, la piattaforma gestisce circa 6mila chiamate al giorno e la soddisfazione dei clienti è alta; il 94% dei clienti si dichiara soddisfatto del servizio.

In occasione del periodo pandemico Medi24 ha creato una linea dedicata speciale in grado velocizzare e di mettere in contatto il paziente con un medico a disposizione. Dalle rilevazioni di Allianz si è osservato che in questo modo si sono andati a ridurre gli interventi fisici in presenza.

Nel corso dell’ultimo mese, Medi24 ha gestito oltre 70mila chiamate. Di queste, 30.000 chiamate erano correlate al coronavirus. La società ha effettuato quasi 40mila valutazioni Covid-19 digitali e circa il 60% di loro è stato risolto attraverso il triage medico o l’automedicazione raccomandata ai pazienti.

L’ESEMPIO USA DI TELEMEDICINA

“La pandemia ha accelerato la crescita della telemedicina e si sta dimostrando una connessione essenziale che è destinata a rimanere”, spiega Marian Temesvary, medico e ricercatrice dell’ospedale Health Mavens di Chicago. Secondo lo studio da lei condotto ciò che i medici cercano maggiormente grazie alla medicina è la possibilità di consultare cartelle cliniche elettroniche, ma anche il telelavoro che è chiaramente incentivato da questa pratica. I benefici di un buon utilizzo della telemedicina non sono infatti soltanto per i pazienti, ma anche per i sanitari. “Grazie alle infrastrutture digitali molti hanno ricevuto in telemedicina e hanno così risolto raffreddori, eruzioni cutanea o piccoli problemi di vista”, continua Temesvary.

In particolare lo studio osserva che la telemedicina è utile per quelle visite che di solito vanno dai 10 ai 20 minuti. E anche in questo caso il gradimento da parte degli utenti è molto alto. Più del 60% degli intervistati trovano la telemedicina facile da usare e più della metà dei pazienti (il 59%) utilizza l’apposita app dedicata alla telemedicina.

Connessione, facilità d’uso, ma anche formazione. Sono tutti elementi necessari per muoversi verso la transizione digitale e abbracciare anche in Italia la pratica della telemedicina.

 

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