Decisione OMS sui Farmaci: Italia 1-0 Innovazione

L’Organizzazione Mondiale della Sanità, su iniziativa del Governo Italiano, ha adottato la risoluzione sulla trasparenza del prezzo dei farmaci.  Secondo il Governo questa risoluzione porterà ad una riduzione del costo dei farmaci e ad un accesso più semplice, obbligando le aziende farmaceutiche a svelare la composizione del prezzo dei medicinali. Pur essendo giusto promuovere la trasparenza, così si rischia di danneggiare l’innovazione…
PERCHÈ È IMPORTANTE?    il Governo vuole rendere i farmaci più accessibili e a ridurre l’onere finanziario sui sistemi sanitari. Iniziativa lodevole, ma le modalità e i principi su cui questa proposta si fonda sono pericolosi e rischiano di causare effetti negativi, danneggiando innovazione e sviluppo tecnologico.

Fortunatamente, il testo finale è stato diluito nei contenuti populisti grazie all’opposizione di paesi che storicamente si sono impegnati nella salvaguardia dell’innovazione e dello sviluppo tecnologico – Stati Uniti, Svizzera, Giappone, Germania e Regno Unito. Grazie a questa opposizione la parte riguardante investimenti, ricerca e sviluppo rimarrà tutelata, mentre sarà più semplice accedere alle informazioni riguardanti i prezzi dei farmaci.

RICETTA SBAGLIATA    La Ministra Grillo, con l’appoggio di paesi come Andorra, Sri Lanka, Kenya, Serbia, Uganda e Swaziland, pensa di andare a stanare le multinazionali del farmaco che speculano sul prezzo delle cure per arricchirsi alle spalle dei malati e dei sistemi sanitari. Ma non è così semplice come il governo vuole farci credere.

CONTRO LA LIBERA INIZIATIVA   la divulgazione dei prezzi minaccia le dinamiche della libera iniziativa, cioè interferisce con la libertà di fare e concorrere. E’ un pericolo anche per la protezione del know how, della proprietà intellettuale e dei dati, altri fattori importanti della sfera individuale. Le aziende coinvolte sono soggetti privati, le modalità con cui formulano il prezzo di un prodotto non è un problema dello Stato finché non si manifestano cartelli o modalità contrarie ai principi del mercato stesso. Adesso che la proposta Italiana è stata approvata, ci troveremo a breve difronte ad una posizione di controllo del prezzo da parte dei governi con l’avvallo della burocrazia internazionale dell’OMS.

QUESTIONE IDEOLOGICA?     con questa iniziativa il Governo italiano si illude di facilitare l’accesso ai farmaci e di ridurre il costo per il sistema sanitario nazionale. In realtà, l’Italia è tra i paesi con i prezzi più bassi d’Europa, e lo scorso anno il nostro export farmaceutico ha superato pure quello della Germania. Ciò è avvenuto anche grazie al precedente sistema normativo incentrato sulla riservatezza a tutela dell’innovazione. Con questa nuova regolamentazione c’è solo il rischio di alzare i prezzi.


BIOTECH KNOCKED OUT    ci si preoccupa dei cittadini da malati, ma mai dei cittadini che lavorano, e quindi delle imprese, che in questo caso, producono cure. E’ nell’interesse delle attività imprenditoriali investire per produrre cure migliori e renderle disponibili. E’ soprattutto il fiorente biotech italiano a rischiare di pagare il prezzo più alto di questa follia rivoluzionaria.

Con l’adozione di questa proposta, l’Italia e l’OMS andranno e creare maggiore squilibrio tra investimenti in ricerca e accesso a farmaci piu economici. Inseguendo facili percorsi ideologici, ci allontiamo dal trovare soluzioni a sfide complesse.

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