Finanziarie regionali, alla scoperta di SviluppumbriaL'IDEA DI GIUSEPPE ARLEO

Prosegue il nostro viaggio nel mondo delle Finanziarie delle Regioni. Realtà sconosciute ai più, ma che hanno un ruolo strategico nello sviluppo e nella crescita dei territori. Sviluppumbria Spa è l’Agenzia Regionale che da 50 anni sostiene la competitività e la crescita economica dell’Umbria, seguendo gli indirizzi di programmazione regionale. Unitamente a Sviluppumbria opera a livello regionale Gepafin Spa che è la società finanziaria con capitale misto pubblico – privato con socio di maggioranza la Regione Umbria.

I SETTORI D’INTERVENTO DI SVILUPPUMBRIA          

Sviluppumbria, guidata dall’amministratore unico Michela Sciurpa, si occupa di agevolazioni e progetti di assistenza a sostegno delle imprese, assistenza e sostegno economico alle famiglie, progetti strategici per lo sviluppo economico locale.

“L’asse principale – sottolinea Sciurpa – è rappresentato dal sostegno alle imprese, con la progettazione e lo sviluppo di strumenti agevolativi, la definizione, in collaborazione con la Regione, dei bandi e dei programmi operativi finalizzati alla concessione delle agevolazioni e dei relativi contratti di affidamento, la valutazione dell’ammissibilità delle richieste di accesso alle misure di agevolazione, la gestione degli atti di concessione ed erogazione e dei relativi procedimenti amministrativi nonché l’attività di orientamento, informazione, supporto e assistenza”.

Quello del sostegno alle famiglie è invece il nuovo fronte di impegno della società, con cui tra l’altro sono stati promossi la parità di accesso e il completamento di percorsi d’istruzione e formazione inclusivi e di qualità, in particolare per i gruppi svantaggiati.

Il sostegno al territorio, nel quadro delle politiche di intervento regionali, si realizza invece in materia di promozione turistica, valorizzazione del patrimonio immobiliare, gestione e organizzazione di eventi e iniziative in ambito culturale, sportivo e dello spettacolo.

Gepafin, con presidente Carmelo Campagna, nasce come strumento finanziario specializzato a disposizione delle Piccole e Medie Imprese (PMI), aventi sede legale e/o operativa nell’intero territorio regionale, per supportarle nel reperimento di risorse finanziarie:

  • rilasciando garanzie su prestiti bancari;
  • erogando prestiti partecipativi;
  • sostenendo operazioni di incremento di mezzi propri attraverso la sottoscrizione di capitale di rischio.
L’IMPEGNO NEL PNRR 

Pur non avendo un ruolo operativo nella gestione dei fondi, Sviluppumbria svolge un’attività di assistenza tecnica rilevante per alcuni progetti specifici. La Regione Umbria partecipa con un progetto relativo alla valorizzazione del patrimonio regionale lungo tutta la Ferrovia Centrale Umbra (da Terni fino San Giustino) denominato “Vivere l’Umbria” e con un progetto di valorizzazione immobiliare di proprietà regionali (Villa Montesca a Città di Castello e Caicocci a Umbertide) e dei Comuni di San Giustino, Citerna e Gubbio denominato “Alta Umbria 2030. Strategie di rigenerazione”. I due progetti sono finanziati nel Pnrr per il programma PinQua sulla qualità dell’abitare.

SNELLIRE E SEMPLIFICARE, IL RUOLO DELLE FINANZIARIE REGIONALI  

Le Finanziarie regionali possono fornire un apporto all’elaborazione del Codice degli incentivi, che dovrà essere adottato dal Governo entro novembre 2025.

“Sia Sviluppumbria che Gepafin – afferma l’amministratore unico Michela Sciurpa – in virtù delle loro attività operative possono dare un contributo per la definizione di un quadro organico per l’attivazione del sostegno pubblico e attraverso incentivi alle imprese, sia allo scopo di razionalizzare e semplificare, sia per ridurre tempi e costi delle procedure”.

A tal riguardo, è importante ricordare il ruolo di Sviluppumbria Spa come Organismo Intermedio per la gestione dei fondi PR FESR 2021-2027 a valere sulle misure a sostegno delle imprese negli ambiti di intervento dell’Innovazione, Ricerca & Sviluppo, Internazionalizzazione, Cultura e Turismo.

“Pur nel pieno rispetto delle normative regionali, nazionali e comunitarie applicative per la gestione dei Bandi pubblici – dichiara Sciurpa – riteniamo che le Agenzie regionali, proprio per la loro natura di essere impresa, siano in grado di applicare e interpretare in maniera snella e flessibile gli obblighi normativi da parte delle imprese. Semplificare le proceduresignifica avere anche un rapporto pro-attivo verso le imprese beneficiarie in termini di dialogo e collaborazione.

Una svolta in positivo è stata data anche dall’apertura sempre più accentuata alla strumentazione finanziaria per l’attuazione delle politiche di coesione europea. La doppia natura delle Finanziarie Regionali, da un lato braccio operativo finanziario di una Pubblica Amministrazione territoriale, dall’altro intermediario dotato di tutti i requisiti previsti per chi deve operare professionalmente nel settore finanziario – spiega Sciurpa –  le rende naturale punto di incontro, sul territorio, tra istanze pubbliche e private, tra finalità del policymaker ed esigenze e vincoli del mondo bancario e finanziario” .

“Le Finanziarie Regionali, in quanto soggetti con una mission orientata all’interesse pubblico – sottolinea Carmelo Campagna – intervengono in una logica di sussidiarietà orizzontale, quindi non sostituendosi all’intermediario finanziario privato, ma operando al suo fianco e sopperendo laddove questi non arrivi per una insufficienza del mercato. Le partnership promosse con il mondo bancario hanno consentito di mobilitare ingenti risorse aggiuntive, facendo leva rispetto a quelle pubbliche, grazie al contributo di svariate decine di banche convenzionate sui vari prodotti e alla cooperazione con il settore dei Confidi”.

VERSO UN’ARMONIZZAZIONE GIURIDICA DELLE FINANZIARIE REGIONALI  

Si tratta di una riforma ritenuta indispensabile per favorire la crescita e la competitività delle imprese italiane sul tutto il territorio nazionale, con un particolare focus sull’utilizzo dei Fondi Strutturali e di Investimento Europei della programmazione 2021-2027, come i basket bond o interventi di garanzia in modalità tranched cover.

“Le Finanziarie regionali – dichiara Campagna – potrebbero essere declinate come delle Casse Depositi e Prestiti collocate sul territorio e con una capacità di penetrazione e di conoscenza particolareggiata del sistema imprenditoriale locale”.

Al riguardo, Cassa Depositi e Anfir, l’Associazione Nazionale delle Finanziarie di Investimento, hanno già siglato un accordo per cui Anfir, in una logica di complementarietà, favorirà l’attività di indirizzo, impulso e coordinamento per la predisposizione di nuove iniziative e per l’individuazione delle relative coperture finanziarie, attraverso le Finanziarie Regionali aderenti e in linea con gli indirizzi strategici e le determinazioni di ciascuna Regione/Provincia Autonoma. Dal canto suo, CDP valuterà se investire o finanziare i progetti in base alla natura dell’intervento e dello schema operativo individuato.

A tal fine va sottolineato come le Finanziarie Regionali gestiscono quasi 9 miliardi di euro e, con l’effetto moltiplicatore sotteso ai numerosi strumenti gestiti, siano in grado di movimentare circa 22 miliardi di euro

UNA MAGGIORE COLLABORAZIONE CON GLI ENTI PUBBLICI 

Per Michela Sciurpa “è auspicabile una sempre maggiore collaborazione con tutti gli enti economici territoriali tra cui le Camere di Commercio e altri enti quali Agenzia delle entrate, l’INPS e INAIL, Agenzia regionale delle Politiche attive del Lavoro nonché Fondazioni bancarie. La collaborazione è funzionale a programmare le risorse messe a disposizione delle imprese, evitando sovrapposizioni di Bandi e misure nonché a fornire servizi di informazione e assistenza alle imprese in forma integrata tra i vari. Riteniamo che questa collaborazione a livello territoriale sarebbe altrettanto importante a livello nazionale”.

LA NUOVA PROGRAMMAZIONE 2021-2027

È uno dei prossimi terreni d’impegno di Sviluppumbria. Vi sono aspetti su cui è possibile migliorare prendendo spunto dalle precedenti esperienze, secondo quanto ci riferisce l’amministratore unico. “Perfezionare la strumentazione per le Pmi – spiega Sciurpa – si può fare ascoltando le esigenze e le istanze delle imprese, delle famiglie e dei territori, al fine di predisporre bandi con periodicità tale da favorire la programmazione degli investimenti. Occorre inoltre intervenire sulla digitalizzazione delle istanze da parte dei soggetti richiedenti in maniera da rendere più semplice, veloce e trasparente la procedura di concessione di contributi nonché la rendicontazione dei progetti finanziati”.

LE BEST PRACTICE

Tra le iniziative di successo di Sviluppumbria va ricordato Smartup, bando di sostegno alle start up innovative, che ha coinvolto 33 imprese, numerose associazioni di categoria e 37 giovani innovatori.

L’Agenzia ha sostenuto anche l’internazionalizzazione dei cluster regionali Aerospace e Nautica, in particolare per la partecipazione rispettivamente alle fiere di Farnborough e Le Bourget e a quella Mets di Amsterdam.

Un ruolo strategico è stato svolto da Sviluppumbria anche nelle attività promozionali nazionali di prodotti turistici come “Cammini d’Italia” e “Itinerari del turismo lento”, per i quali la Regione Umbria si è conquistata un ruolo primario in Italia, valorizzando itinerari gastronomici, artistici, culturali.

Tra i principali strumenti finanziari recentemente attuati oltre garanzie e capitale di rischio di Gepafin possiamo individuare il Fondo Prestiti RESTART e il Fondo Rafforzamento Struttura Patrimoniale. Il Restart è uno strumento dedicato alla sottoscrizione di partecipazioni in PMI, a fronte di aumento di capitale sociale effettuata in pari passo con un intervento, almeno di pari importo, realizzato da un investitore privato. Il secondo è l’erogazione di un finanziamento agevolato dedicato alle Piccole e Micro Imprese, i Liberi Professionisti e le Società tra professionisti, i Consorzi e le Reti di imprese aventi soggettività giuridica, con finalità di ripristino di circolante a seguito degli effetti e dei danni causati dalla pandemia da Covid-19.

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Tratto dal blog “Econopoly”, del Sole 24 Ore, di cui Giuseppe Arleo è contributor.

Consulta Econopoly a questo link

Image credits: courtesy of Sviluppumbria >> 

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