(Un)Creative DestructionL'idea di Pietro Paganini

Pietro Paganini

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Il primato economico dei paesi occidentali è fondato sulla capacità di ideare e progettare soluzioni originali e sofisticate per risolvere problemi complessi. Nuovi prodotti e servizi ci hanno hanno consentito di migliorare le condizioni di vita e di prosperare.
La capacità di fare innovazione ha sempre creato valore nel lungo termine assicurando un vantaggio competitivo. Questo valore rischia di svanire a causa della mercificazione delle idee. In altre parole ciò che la proprietà intellettuale tutela è destinato a diventare in tempi brevi un prodotto di base.

La tecnologia rischia di diventare una commodity.

PERCHÉ È IMPORTANTE   I prodotti delle attività di ricerca delle grandi imprese come delle piccole che richiedono tempi di sviluppo molto lunghi rischiano di essere mercificati in brevissimo perdendo totalmente il valore del proprio lavoro. Importanti investimenti andrebbero perduti senza garantire alcun risultato nel tempo; il vantaggio competitivo che deriva dalle attività intellettuali si annullerebbe; la scienza e le attività di R&D potrebbero perdere interesse e investimenti, a sfavore della più remunerativa attività di replica. Aziende storiche e di grande tradizione, vocate all’innovazione, rischiano di sparire.

È UNA DISTRUZIONE CREATIVA? 

REPLICARE È DIVENTATO FACILE  Nuove aziende sono in grado di impossessarsi della tecnologia progettata da altri, e di implementarla in prodotti di altrettanta qualità al pari di quelli di aziende tradizionalmente leader di settore. L’accesso ai prodotti dell’intelletto è riconducibile secondo alcuni studi recenti ad alcuni fattori:

  1. Il furto della proprietà intellettuale che con l’accelerazione dello sviluppo tecnologico e i processi di globalizzazione è difficilmente controllabile, anche dai grandi gruppi;
  2. L’utilizzo delle proprietà intellettuale come merce di scambio per accedere a mercati altrimenti chiusi – si veda il caso della Cina;
  3. La naturale diffusione del sapere che con la globalizzazione e le ICT sta accelerando esponenzialmente consentendone l’accesso a moltitudini maggiori di cittadini. La diffusione del sapere è peraltro incoraggiata dai governi che la ritengono un fattore fondamentale per la così detta open innovation.

È MOLTO FACILE  accedere alla tecnologia, in particolare agli strumenti che consentono di creare prodotti sofisticati e processi automatizzati efficienti. Bastano risorse ingenti – spesso agevolate/incentivate dai governi, per acquistarle. Si salta così tutta la fase di R&D, di sperimentazione, e di incremento dell’innovazione.

È COME LEGGERE IL BIGINO  Ve lo ricordate un bigino? Consente di accedere immediatamente ad un sapere superficiale, ma sufficiente a rispondere alle domande dell’insegnante. Così è sufficiente acquistare gli strumenti migliori perché faciliteranno le nuove imprese a creare prodotti e processi originali e competitivi.

INNOVARE SENZA RICERCARE   Ma quanto può durare questa distruzione creativa? Non vi è il rischio che fare scienza e ricerca non convenga più a nessuno? A quel punto verranno meno gli strumenti facilitatori e quindi non si sarà più capaci di fare innovazione.

Prima che diventi una DISTRUZIONE E BASTA è bene che i governi europei riflettano su questo processo che è allo stesso tempo una grande opportunità di diffondere conoscenze ma anche la minaccia di inibire chi le conoscenze le elabora e le crea. Rischiamo cioè di coltivare tanti imprenditori ma di perdere ricercatori e sviluppatori, cioè i curiosi e i creativi che sono alla base di ogni prodotto di successo. Senza di loro non ci sarebbero imprenditori e imprese.

 

ENGLISH VERSION

(Un)Creative Destruction 
 
On the market appear new companies that acquire technology produced in years of R&D investments. Tools designed by most advanced technology enable the creation of original products and automation of processes. The massive access to these tools transforms technology in a commodity equal to wheat and oranges. It is an opportunity for consumers, but it is also a threat for the innovation. The governments shall encourage the spread of knowledge, and safeguard the product of the intellect, in order to guarantee a competitive value. 
 
The economic record of Western countries is based on the ability to conceive and design original and sophisticated solutions, in order to solve complex problems. New products and services have enabled us to prosper and improve living conditions. The ability to innovate has always created a long term value ensuring a competitive advantage. This value is likely to vanish because of the commodification of ideas. In other words, what the is safeguarded by intellectual property, risks to become a basic tool in the short term.
 
Technology artefacts risk to become a commodity.
 
WHY IT IS IMPORTANT   The products of the research activities of big companies as well as the small ones that require very long development time, risks to be commodified in a very short time completely loosing the value of their work. Major investments would be lost without guaranteeing any results over time; the competitive advantage that derives from intellectual activities would nullify; the science and the R & D activities could lose interest and investment, against to the most profitable replication activity. Historic and traditional companies, aimed at innovation, risk to disappear.
 
IS IT A CREATIVE DESTRUCTION?
 
REPLICATE IS BECAME SIMPLE   New companies are able to seize the technology designed by others, and implement it in products of the same quality as those of traditionally leading companies in the sector. According to some recent studies, the access to the products of the intellect can be attributed to some factors:
1.     The theft of the intellectual property is difficult to control because of the acceleration of technological development and the processes of globalization, even by large groups;
2.    The use of the intellectual property as a exchange goods to access to otherwise closed market – see the case of China;
3.     The natural diffusion of knowledge that with globalization and ICT is accelerating exponentially, allowing the access greater number of citizens. The spread of knowledge is however encouraged by governments that consider it a fundamental factor for the so-called open innovation.
 
IT IS VERY SIMPLE   to access the technology in particular the tools that allow you to create sophisticated products and efficient automated processes. Huge resources are sufficient – often incentivized by governments, to buy them. In this way, the whole phase of R & D, experimentation and innovation increase is skipped.
 
IT IS LIKE TO READ THE BIGINO   Do you remember the bigino? It allows the imemdiate access to a superficial knowledge but sufficient to answer the teacher’s questions. So it is enough to buy the best tools because they will facilitate new companies to create original and competitive products and processes.
 
INNOVATE WITHOUT SEARCHING   But how long can this creative destruction last? Is there no risk that doing science and research no longer suits anyone? At that point, the facilitators will no longer be able to do so, and therefore no one will be able to innovate.
 
Before it becomes a DESTRUCTION it is good that European governments reflect on this process which is at the same time a great opportunity to spread knowledge but also the threat of inhibiting who processes and creates the knowledge. 

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