Le nuove tecniche genomiche e una nuova era per l’agrifood Made in ItalyL'IDEA DI PIETRO PAGANINI

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L’Italia, con la sua ricca tradizione gastronomica e agricola, ha l’opportunità di guidare una nuova era dell’agrifood, abbracciando le potenzialità delle nuove tecniche genomiche (NGT). Tuttavia, per farlo in modo efficace, è essenziale che l’Unione Europea adotti una regolamentazione chiara, basata sulla scienza e orientata a promuovere la competitività attraverso standard globali. Solo grazie a una collaborazione internazionale e un’adeguata normativa, l’agrifood made in Italy potrà veramente beneficiare appieno delle opportunità offerte dalle NGT, assicurando nel contempo la tutela della salute umana e dell’ambiente.

COSA SONO LE NGT?             

Le NGT sono strumenti innovativi che possono giocare un ruolo cruciale nell’aumentare la sostenibilità e la resilienza del sistema alimentare, sostenendo gli obiettivi del Green Deal europeo e della strategia “Farm to fork”. Queste tecniche consentono lo sviluppo preciso ed efficiente di varietà vegetali migliorate, resilienti ai cambiamenti climatici e resistenti agli organismi nocivi, richiedendo così meno concimi e pesticidi o assicurando rese più elevate.

La scorsa settimana, la Commissione Envi al Parlamento europeo ha approvato la modifica del regolamentoche disciplina appunto queste tecniche.

In un contesto globale sempre più orientato all’innovazione, l’adozione di regolamentazioni chiare e adeguate emerge come un passo cruciale, soprattutto per l’agrifood italiano. Ci auguriamo che questo nuovo intervento di Bruxelles possa favorire la concorrenza, attraverso uno standard globale, promuovendo la cooperazione internazionale e consentendo all’Italia di emergere come un punto di riferimento nell’uso responsabile e innovativo delle NGT nel settore agrifood. L’applicazione di queste tecnologie, infatti, offre prospettive rivoluzionarie, che possono innalzare la qualità dei prodotti propri della dieta mediterranea, posizionando l’Italia come un leader nell’adozione responsabile di soluzioni avanzate.

I VANTAGGI PER L’AGRIFOOD MADE IN ITALY   

Le NGT presentano una serie di vantaggi fondamentali per il settore agrifood italiano, con impatti significativi sulle colture e sui prodotti alimentari tipici della dieta mediterranea.

  1. Miglioramento della resilienza delle colture: le NGT presentano un potenziale rivoluzionario per migliorare la resilienza delle colture agricole. In un contesto in cui i cambiamenti climatici sono sempre più evidenti, la capacità di sviluppare varietà vegetali adattate alle nuove condizioni climatiche è essenziale per garantire una produzione alimentare sostenibile e di alta qualità
  2. Sostenibilità ambientale: attraverso l’applicazione di queste tecniche genomiche, è possibile sviluppare varietà vegetali che richiedono meno concimi e pesticidi. Questo non solo riduce l’impatto ambientale dell’agricoltura, ma si allinea anche agli obiettivi del Green Deal europeo, promuovendo pratiche agricole sostenibili e rispettose dell’ambiente;
  3. Aumento delle rese: le NGT consentono lo sviluppo preciso ed efficiente di varietà vegetali che assicurano rese più elevate. Ciò si traduce non solo in una maggiore produttività per gli agricoltori italiani, ma contribuisce anche a garantire la disponibilità continua di prodotti di alta qualità per i consumatori;
  4. Preservazione delle tradizioni alimentari: introdurre le NGT in modo responsabile consente di preservare le tradizioni alimentari italiane. La capacità di migliorare le varietà vegetali senza compromettere le caratteristiche distintive dei prodotti tipici della dieta mediterranea è un vantaggio fondamentale per la conservazione della cultura gastronomica italiana.

Le NGT sono già autorizzate in altri Paesi, quali Argentina, Israele e Regno Unito, player fondamentali e soprattutto competitor nell’agrifood avanzato. Senza una legge europea avremmo rischiato che laboratori, ricercatori e investimenti lasciassero il nostro territorio a vantaggio di questi altri mercati. La decisione di Bruxelles, al contrario, è stata finalmente presa ascoltando la scienza e restando immune da approcci ideologici che, già in altri contesti, hanno dimostrato la loro inefficacia. Sull’Ue, questa volta, è il caso di dirlo: eppur si muove!

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Articolo pubblicato su HuffPost Italia 

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