Per Battere il Populismo Servono Competenze e OpportunitàUn estratto dell'articolo di Benedetta Fiani per Affaritaliani.it, 22 Aprile 2017

Un’epoca di crescita economica che ha generato profonde diseguaglianze nella distribuzione e che ha visto la progressiva sostituzione del lavoro tradizionale con forme più smart, può essere una valida chiave di lettura per razionalizzare le elezioni americane, l’esito referendario britannico e un’ipotetica vittoria lepenista in Francia

Una conseguenza di tali mutamenti è stato l’aumento del divario tra fasce sociali, poiché negli ultimi decenni una parte crescente del reddito nazionale delle economie avanzate è andata a remunerare principalmente il fattore capitale anziché il lavoro. Quindi in media, il 10% delle famiglie più ricche ha un reddito disponibile circa dieci volte superiore quello del 10% delle famiglie più povere, mentre negli anni ’80 era superiore “soltanto” di 7 volte.

Naturalmente le intese favorenti il commercio internazionale hanno avuto dei risvolti positivi, come la diminuzione della povertà nelle economie emergenti e la creazione di una classe media nelle stesse. Tuttavia, anche in queste economie si osserva lo stesso problema che riguarda i Paesi avanzati, ovvero una crescita non inclusiva. La crisi ha poi esacerbato le diseguaglianze, evidenziando come la recessione abbia penalizzato maggiormente le fasce della popolazione più deboli.

Le diseguaglianze nella distribuzione e l’incremento dei tassi di povertà nelle fasce di popolazione giovanili dei Paesi avanzati, Italia inclusa, sono fattori che, sul lungo periodo, comprimono le possibilità di avanzamento sociale, minando la coesione di un Paese. È nella concatenazione di questi fenomeni che va ricercata la radice dell’ondata neo-protezionista, che attraversa il Nord America, passa per l’Europa insulare e lascia con il fiato sospeso quella continentale. Derubricare lo shock elettorale americano all’azione di un populismo che ha fatto breccia in un elettorato manovrabile sarebbe, dunque, semplicistico.

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