Plain Packaging: Il Nuovo Proibizionismo

Solo 17 paesi al mondo hanno implementato norme a favore del così detto Plain Packaging (PP). C’è la possibilità che possa estendersi a diverse industrie.
 
PERCHÉ È IMPORTANTE     Il Plain Packaging (PP) consiste nella rimozione di loghi, marchi, colori e qualsiasi elemento grafico dagli imballaggi di prodotti a base di tabacco. Ove applicata, si è rivelata una pratica controproducente rispetto agli obiettivi prefissati dai legislatori e pone diverse questioni circa la tutela della proprietà intellettuale e il rispetto dei brand.

In Australia (2012)l’utilizzo di prodotti a base di tabacco non è affatto diminuito. I dati raccolti da Canberra non dimostrano un calo statisticamente significativo del tasso di fumo giornaliero complessivo, rappresentando il primo caso di non declino in 23 anni, di cui gli ultimi sette caratterizzati dalla normativa sul PP. La medesima situazione si è verificata in Francia e Regno Unito.

LA MINACCIA      La rimozione del marchio potrebbe minacciare altri settori. In molti nell’ambito della salute sostengono che un approccio simile dovrebbe essere preso in considerazione per prodotti del settore agro-alimentare, in particolare modo quelli a base di alcol e zucchero

Il report prodotto da Brand Finance sul Plain Packaging, analizzando il potenziale impatto sui marchi di alimenti e bevande di quattro categorie (alcol, dolciumi, snack salati e bevande zuccherate), ha concluso che se a queste categorie venisse applicata questa policy,  il valore dei loro marchi potrebbe subire un calo pari a $ 187 miliardi. 

La regolamentazione del PP sembra ignorare il fatto che il consumatore non sceglie di compiere un’azione basandosi su un brand unico ma, semplicemente, usa il branding per differenziare i prodotti disponibili sul mercato. Ed è questa la principale fallacia del metodo “proibizionista” che, infatti, non ha prodotto i risultati sperati.

TUTELA DELLA PROPRIETÀ INTELLETTUALE       La tutela della proprietà intellettuale rappresenta una componente essenziale all’interno di un’economia di libero mercato ed è connessa strettamente all’innovazione e alla sicurezza dei prodotti. Il Plain Packaging si rivela così doppiamente penalizzante per:

1.  Aziende, privandole della capacità di competere equamente, di tutelare adeguatamente il proprio brand e di innovare in tutti i settori;

2. Consumatori, privandoli della possibilità di fare scelte informate e di poterle compiere in un ambito di sicurezza (rispetto ad esempio ai prodotti contraffatti o privi di marchio).

Sul fronte della sicurezza, il PP offre un vero assist all’attività di contrabbando in ogni campo. Riprodurre in maniera ottimale un packaging così semplice e minimalista è estremamente semplice per i professionisti dell’illecito. Sia in Inghilterra che in Australia sono stati registrati significativi aumenti dei prodotti contraffatti e/o di contrabbando in seguito all’applicazione della “confezione neutra”. È per questo motivo che l’attenzione alle proposte dei governi europei nell’applicazione del Plain Packaging dovrebbe rimanere alta. Tutelare la libertà di scelta dei consumatori e continuare a difendere i diritti di proprietà intellettuale deve essere una priorità.

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