PNRR: semplificare è complessoL'IDEA DI GIUSEPPE ARLEO

“Un altro passo nella semplificazione delle procedure per cittadini e imprese”, così il ministro Adolfo Urso ha presentato un’ importante semplificazione nella gestione delle licenze e autorizzazioni postali online sul nuovo portale del Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Lo scopo sarà quello di agevolare le procedure per gli adempimenti amministrativi, andando in questo modo a velocizzare alcuni, processi rendendoli completamente digitali. 

Nello specifico gli obiettivi saranno quelli, come delineati dal portale del MIMIT, di puntare alla facilità di utilizzo, al tracciamento dei pagamenti online, al risparmio di tempo e di carta e all’ottimizzazione dei processi.

UN AIUTO DALLA TECNOLOGIA       

Grazie alla facilità di utilizzo, la tecnologia aiuterà cittadini e aziende a interfacciarsi con servizi più semplici e personalizzati. L’utente, autenticandosi al portale, avrà a disposizione una propria area dedicata, all’interno della quale potrà procedere con la richiesta di rilascio di nuovi titoli abilitativi e/o presentare richieste di rilascio, rinnovo, cessione e subentro per licenze e autorizzazioni postali attive.

Un elemento importante sarà il tracciamento dei pagamenti online, che potranno essere effettuati tutti direttamente tramite il servizio di PagoPA. La piattaforma porterà per gli utenti e l’amministrazione pubblica un importante  risparmio di tempo: l’adozione di nuove tecnologie permette di velocizzare e ottimizzare le attività, aumentando la produttività complessiva, consentendo tempi di risposta più veloci sfruttando la gestione dei dati e l’automazione. Si pensa a minimizzare la burocrazia diminuendo lo spreco di risorse cartacee con notevoli vantaggi, non solo in termini di costi, ma anche di benessere per il Pianeta.

Il beneficio che ne deriverà sarà l’ottimizzazione dei processi. Attraverso l’automatizzazione di molte attività, sarà possibile creare flussi di lavoro più snelli e affidabili.

ENTRO MARZO E GIUGNO I TRAGUARDI FISSATI DAL PNRR      

Alla luce dei nuovi target da raggiungere e al fine di ottenere i 18,4 miliardi di euro della prossima tranche di contributi, entro fine marzo prima e fine giugno poi, occorrerà realizzare gli obiettivi prefissati dal PNRR, con investimenti strategici quali Ferrovie dello Stato e strade che potrebbero addirittura mettere a rischio, visto il breve termine, l’avvio della riforma del Codice degli appalti, o anche quella dei processi, come pure gli incentivi alle imprese rosa e le semplificazioni fiscali.

La riforma del Codice degli appalti, nello specifico, potrebbe subire uno slittamento, vista appunto la tempistica abbastanza risicata per il raggiungimento dei target relativi a opere pubbliche, altrettanto messe a rischio viste le lunghe procedure di attuazione della riforma stessa. 

PNRR TRA COERENZA E NECESSARIE REVISIONI    

Sicuramente il lavoro che spetta al Ministro per gli Affari Ue e il PNRR, Raffaele Fitto, sarà di duplice veste. Da un lato, raggiungere gli obiettivi alle scadenze previste. Dall’altro, avere coerenza e, quindi, utilità nella realizzazione tra i target stessi e la possibilità di una eventuale revisione del Piano.

Entro fine marzo, bisognerà intervenire sul piano delle semplificazioni, a partire dal taglio dei tempi per i pagamenti della Pubblica Amministrazione, passando per il rafforzamento della raccolta dati per combattere l’evasione fiscale, fino agli investimenti sull’ambiente, coinvolgendo quindi il Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica, per gli investimenti sull’idrogeno e metano, ma anche quello dello Sport, in merito all’aggiudicazione delle gare di appalti pubblici relativi alla rigenerazione della aree urbane e all’installazione di impianti sportivi.

LA RIFORMA DEL PROCESSO CIVILE E PENALE

A giugno invece, è stata “rimandata” la riforma del processo civile e penale, tanto cara al Ministro della Giustizia. Pertanto, entro il 30 di quel mese dovranno essere adottati i regolamenti sulla digitalizzazione dei processi, come previsto dalle due riforme (il processo penale in vigore dal 30/12/2022 e quello civile dal prossimo 28/02/2023). Nonché le dichiarazioni Iva precompilate, sfruttando da un lato la prassi dei 730 precompilati e, dall’altro, i dati già in possesso dell’Agenzia delle Entrate, grazie alla fatturazione elettronica, per contribuenti in liquidazione trimestrale, commercianti e agricoltori. Come anticipato dal Viceministro al Mef, Maurizio Leo, l’adempimento riguarda 2,3 milioni di contribuenti a fine febbraio, un sostegno volto a creare nuove imprese femminili, attraverso l’incentivo “Fondo Impresa Donna”, gestito da Invitalia per il tramite dei fondi del MIMIT già previsti nel 2021.

IL PNRR E LA PARTITA NELLA PARTITA 

A questi obiettivi chiaramente si aggiunge, come detto prima, una “partita nella partita”. Non tutti i target previsti dal Piano hanno l’appetibilità fissata due anni fa. Un esempio lampante è l’idrogeno nei trasporti, che, alla luce della crisi energetica, non è più considerato un investimento strategico. Sulla base di situazioni come quella sopra descritta, o anche della tempistica del codice degli appalti, potrebbe avere successo la possibilità di una revisione degli obiettivi del PNRR. La condizione è che si avvii un dialogo costruttivo e in termini chiari tra l’attuale Governo e la Commissione Ue.

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Tratto dal blog “Econopoly”, del Sole 24 Ore, di cui Giuseppe Arleo è contributor.

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