Un esercizio di logica: il LifescoreL'IDEA DI PIETRO PAGANINI

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Facciamo un esercizio di logica e allarghiamo l’uso del Nutriscore agli oggetti della nostra vita quotidiana. L’obesità infatti non è determinata dai nutrienti che ingeriamo ma da tanti altri fattori come DNA, metabolismo e stile di vita. Abbiamo così inventato il Lifescore, il Nutriscore delle cose che concorrono a condizionare il nostro stato di salute. Può funzionare?

La Commissione Europea vorrebbe introdurre il Nutriscore, un sistema fronte pacco già usato in Francia (dove è stato inventato), per ridurre l’obesità e le patologie legate alla cattiva nutrizione. Per la Commissione è uno strumento di politica pubblica

Eppure, non ci sono evidenze scientifiche che ne dimostrino l’efficacia. Dobbiamo piuttosto temere le conseguenze inintenzionali alla riformulazione delle ricette, all’uso di OGM, etc.

OBSOLETO E PERICOLOSO 

I pochi argomenti a favore dell’algoritmo del Nutriscore sono già stati smontati da molti scienziati. 

È un sistema che inibisce la libertà di scelta e il senso critico, umilia la diversità, e soprattutto è obsoleto. L’evoluzione tecnologica (AI e IoT) e gli sviluppi della scienza ci consentono di personalizzare la nostra dieta e di evitare strumenti come il Nutriscore, i semafori o le stelline valutative. 

I nostri ragionamenti però, non possono convincere i sostenitori del Nutriscore. Rifiutando il metodo scientifico e preferendogli l’ideologia, non sono aperti a valutare (e confutare) altri argomenti e cambiare idea. Possiamo provare a provocarli dimostrando l’incoerenza logica dei loro – deboli – argomenti.

ESERCIZIO LOGICO 

Possiamo fare un esercizio logico – e divertente – che dimostra l’inconsistenza del concetto stesso dei sistemi di valutazione fronte pacco come il Nutriscore. 

Proviamo a pretendere che il Nutriscore sia uno strumento efficace che riesce a indirizzare le scelte dei consumatori verso prodotti salutari che limitano l’uso di grassi, sale, e zuccheri, a favore di fibre, proteine, vitamine, etc… (Omettiamo di polemizzare sul fatto che grasso, sale e zucchero sono fondamentali in una dieta equilibrata).
Evviva! Il minor consumo di nutrienti insalubri e l’aumento di quelli salutari concorrerà a ridurre l’obesità. 

COSA SAPPIAMO

I nutrienti che ingeriamo non sono la causa dell’obesità. Il problema è la quantità di nutriente che assumiamo, che a sua volta è condizionata da altri fattori variabili.

  • Le cause dell’obesità sono infatti molteplici, per esempio lo stile di vita, il metabolismo e il DNA. Ciascuno di noi ha uno stile di vita, un metabolismo e un DNA molto diversi. È la meraviglia dell’umanità e delle specie viventi, ma anche di quelle inanimate.
  • Il problema non sono i nutrienti, non è la quantità di per sé, ma la quantità che assumiamo in relazione allo stile di vita, al metabolismo, al DNA, etc
ALLORA…

Se – come abbiamo accettato di credere – l’algoritmo che regola il Nutriscore funziona con i nutrienti che assumiamo, dovrebbe funzionare anche con gli altri fattori che concorrono a causare l’obesità

Dobbiamo, per esempio, applicare l’algoritmo a tutte le attività e gli oggetti che definiscono il nostro stile di vita. Possiamo, infatti, istruire l’algoritmo con un punteggio positivo o negativo per ciascun fattore che caratterizza attività e oggetti della nostra vita.

ESERCIZIO INTERATTIVO  

Ciascuno è libero di elencare gli oggetti in uso quotidiano che concorrono a comporre il proprio stile di vita. A ciascun oggetto possiamo applicare un criterio oggettivo di valutazione che ci consente di assegnare colori e lettere. +/- n. se quell’oggetto o attività concorre a impigrirci o attivarci facendoci consumare +/- calorie, per esempio.

Essendo un esercizio ludico ciascuno può pensare liberamente al punteggio da assegnare a oggetti e attività: divani, sedie e scrivanie, scale, scale mobili e ascensori, auto, bici e bici elettriche, monopattini e scooter, dispositivi mobili, consolle di video giochi, video giochi più o meno interattivi, piattaforme di streaming, e così via

Ciascuno avrà assegnato un punteggio a ciascun oggetto. Se si associa n. a un colore (verde, arancione, rosso) e una lettera (A-E) abbiamo ottenuto il Lifescore.

IL LIFESCORE 

Abbiamo ottenuto un algoritmo che ci aiuta a misurare quanto gli oggetti della nostra vita sono salutari o meno. Sarebbe uno strumento di politica pubblica coerente con il Nutriscore.

Anche il Lifescore, come tutti i sistemi valutativi, sarebbe un fallimento. Il problema  non sono il divano, le scale o l’ascensore, i videogiochi o i dispositivi mobili, ma chi li usa e come. Così per l’obesità il problema non sono i nutrienti. Possiamo usare QUALSIASISCORE quanto vogliamo, ma il problema resta ciascuno di noi.

PROVOCAZIONE
Questo esercizio molto goffo è una provocazione, ovviamente. Ma teniamo alta la guardia casomai qualcuno – dalle parti di Brussels e di Parigi – dovesse prenderla seriamente.

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