Dorfmann: «Olio di palma modello di sostenibilità grazie all’Ue»DI ANTONIO PICASSO

Venerdì 8 giugno è uscita una nuova puntata di Futuro Prossimo, il podcast di Competere. Ospite Herbert Dorfmann, per parlare delle sfide poste alla sicurezza alimentare e delle strategie adottate dall’Unione europea per affrontarle. 

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«Se l’olio di palma che fa il suo ingresso in Europa è, quasi nella sua totalità certificato come sostenibile, è merito della normativa comunitaria, che ha dato così una policy di sostenibilità ai Paesi produttori». È il commento fatto Herbert Dorfmann, europarlamentare e rapporteur del dossier Farm to Fork, la strategia sulla sustainable nutrition in corso di adozione in Ue. Dorfmann è intervenuto a “Futuro Prossimo”, lo spazio podcast di Competere, aperto al confronto sulle attuali criticità riguardanti la sostenibilità, la crisi energetica e delle materie prime, l’emergenza alimentare.

Tuttavia, a nostro giudizio, c’è ancora molta strada da fare. Sia da parte dell’Ue, che rischia un passo indietro nel farsi influenzare da correnti ideologiche di piazza che vorrebbero irrigidire gli standard di certificazione. Sia da parte dei Paesi produttori, che spesso scelgono la facile via di avviare partnership con governi meno rigidi e quindi di avvantaggiare soltanto chi fa speculazione.

Occorre quindi incoraggiare politiche di collaborazione bilaterali, per migliorare la resilienza e la sostenibilità delle filiere, e soprattutto per avere rapporti di leale amicizia con i fornitori delle imprese europee. Non siamo favorevoli al friendshoring, ma riteniamo che in questa fase storica la costituzione di partnership privilegiate possa tutelare il benessere dei cittadini e migliorare le condizioni socioeconomiche e politiche dei Paesi amici. 

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